Industriale italiano. Diplomatosi alle magistrali, ha ereditato nel secondo
dopoguerra l'azienda paterna di ferramenta. La fabbrica è divenuta il suo
trampolino di lancio, costituendo la base della espansione di
L. anche in
altri settori: acciaierie, industrie alimentari e siderurgiche. Fermo di
principi, ma disponibile al dialogo con le forze sindacali, nel 1984 è
approdato alla presidenza della Confindustria, dove è rimasto fino al
1988, anno in cui è stato sostituito da Giorgio Pininfarina. Dopo
importanti accordi con il gruppo siderurgico francese Usinor-Sacilor e con la
ILVA, all'inizio degli anni Novanta il Gruppo Lucchini ha acquisito la Lovere
Sidermeccanica (società attiva nel settore dell'armamento ferroviario),
Acciaierie e Ferriere di Piombino (rotaie, vergella di qualità, acciai
per impieghi speciali) Vertek (componentistica per auto), Servola (acciai e
ghisa di qualità), Huta L.W. (azienda produttrice di acciai speciali a
Varsavia) (n. Casto, Brescia 1919).